Al 49° convegno studio di Fism Treviso, si è discusso delle problematiche e delle potenzialità delle scuole d’infanzia paritarie per la comunità. Un migliaio gli insegnanti presenti, a fianco a numerose autorità religiose e politiche. Appello della presidente Rubinato per la difesa di questo patrimonio insostituibile di competenze e valori. La vicinanza dei vescovi di Treviso e Vittorio Veneto.
Scuole d’infanzia paritarie fra crisi energetica, calo demografico ma anche patrimonio di servizi educativi qualificati, da difendere, all’interno delle comunità. Sabato 10 settembre al 49esimo convegno studi della Fism federazione italiana scuole materne di Treviso, il primo condotto dalla presidente provinciale Simonetta Rubinato, al BHR Hotel di Quinto, si è discusso delle problematiche economico-gestionali delle scuole trevigiane e delle loro potenzialità, alla presenza dei Vescovi di Treviso e Vittorio Veneto e di numerose autorità civili. Un migliaio le insegnanti, educatrici e coordinatrici che hanno partecipato a nome delle 207 scuole dell’infanzia parrocchiali trevigiane, alle quali si aggiungono oltre 50 nidi e 70 sezioni primavera.
Il tema dell’assemblea era “Ascoltare ed ascoltarsi nella complessità delle relazioni”, un aspetto divenuto ancora più cruciale nell’era post-Covid, argomento praticamente toccato da tutti gli intervenuti.
Mons. Michele Tomasi, oltre al ringraziamento e alle benedizioni per Fism e le sue maestre, ha detto: “Essere presenti è importante, poiché testimonianza di speranza e di fede. Nonostante le narrazioni odierne, in cui vorrebbero farci credere che tutto stia finendo, noi sappiamo che questo non è vero, che ci sono speranza e futuro. Basta guardare negli occhi i bambini per incontrare Dio risorto”.
Il vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo, si è soffermato sulle “virtù che derivano dall’ascolto, ovvero la pazienza, l’attenzione, il rispetto delle differenze. Il tema dell’ascolto è vicino a quello della narrazione, e richiama in qualche modo il cammino sinodale della Chiesa”.
La presidente di Fism Treviso, ha approfondito in assemblea due questioni cruciali: la significatività della proposta formativa e la sostenibilità economico-gestionale delle scuole paritarie. Mentre la prima è garantita da un corpo docente in continua formazione (molto apprezzato l’intervento formativo di Monica Amadini dell’Università Cattolica di Brescia) e in stretto rapporto con le famiglie, la seconda è seriamente minacciata dal maggior costo delle bollette e dell’inflazione. “Se non arriverà un intervento economico di sostegno – ha avvertito la presidente, appellandosi alle Istituzioni locali e a quelle nazionali – ci vedremo costretti a consegnare loro le chiavi delle nostre scuole”.
Fonte: www.lavitadelpopolo.it