La scuola che accoglie, a Quinto il convegno annuale

Genitori e famiglie sempre più fragili rappresentano oggi, anche nella Marca trevigiana, una vera emergenza educativa. Lo sanno bene le oltre 800 insegnanti ed educatrici delle 265 strutture scolastiche (tra infanzia, asili nido e sezioni primavera) aderenti alla Fism, che si sono ritrovate ieri al Bhr Hotel di Quinto per l’annuale convegno di formazione. Un piccolo esercito silenzioso che si trova ogni giorno a dover fare i conti con situazioni di fragilità e difficoltà, i cui effetti si ripercuotono inevitabilmente sui piccoli (15.195 iscritti nell’anno 2024/2025) accolti nelle strutture gestite in larghissima parte dalle parrocchie delle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto (presenti al convegno con il Vescovo Corrado Pizziolo e il vicario Mauro Motterlini). 

Un dato, tra i tanti illustrati dalla presidente Fism di Treviso Simonetta Rubinato, balza agli occhi: l’aumento degli alunni con disabilità (215, con un balzo in avanti rispetto all’anno scolastico 2008/2009 dell’83,7%). “Un dato del tutto sottostimato, assicura la presidente, indicatore di una fragilità molto più ampia che richiede alle nostre insegnanti ed educatrici un surplus di conoscenze e strumenti. Un’emergenza che è conseguente alla fragilità delle famiglie e che si manifesta nella fase più delicata e importante della formazione umana, come da tempo sostengono i neuroscienziati. Non c’è poi da sorprendersi se, in mancanza di interventi, questa emergenza sfocia, più avanti negli anni, nel fenomeno delle baby gang”. 

Il sistema integrato educativo da 0 ai 6 anni della Fism di Treviso, che si fonda sui due principi di sostenibilità e significatività, pone al centro la formazione dei propri insegnanti, dedicando a questa voce consistenti energie e risorse, come ha spiegato il coordinatore pedagogico, prof. Francis Contessotto: “Sono sempre più le richieste delle famiglie per il nido e le sezioni primavera e, purtroppo, non siamo in grado di accoglierle tutte, come dimostrano le quasi 400 domande in lista di attesa. A questo numero di bambini sempre più crescente noi intendiamo offrire un’accoglienza che va ben oltre il semplice accudimento e lo vogliamo fare coinvolgendo le famiglie. Ma la fragilità di tanti genitori ci impone di occuparci anche di loro. Per questo da alcuni anni stiamo formando le nostre insegnanti al sostegno della genitorialità nella prospettiva del comparenting”. 

Rimane aperto, anche per il nuovo anno scolastico da poco avviato, il tema delle risorse. “Se non fosse per la rete di sussidiarietà che ruota attorno al nostro sistema integrato, saremmo già al collasso, visto che i contributi di Stato, Regione e Comuni non aumentano significativamente e che non possiamo innalzare ulteriormente le rette. La sostenibilità delle nostre scuole è precaria e servirebbe una vera e propria rivoluzione” conclude Simonetta Rubinato facendo capire come si sia persa, fino ad oggi, l’opportunità di applicare una prima forma di autonomia proprio a partire dalla delega alla Regione Veneto per la gestione del sistema integrato 0-6 anni. “Avrebbe rappresentato – chiosa – un bel banco di prova”. 

Alleanza genitori e nonni

Alleanza genitori e nonni, incontri a Conegliano e Quinto di Treviso Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio, recita un antico proverbio africano.